La visione del passato

Pierre Teilhard de Chardin

La visione del passato

Edizioni Jaca Book
Milano

DISPONIBILE PRESSO L'ASSOCIAZIONE

Teilhard de Chardin ripercorre con questi scritti il dibattito sull'evoluzionismo che ha attraversato la prima metà del XX secolo. Fin dal 1926 scrive: "l'evoluzionismo scientifico non è semplicemente un'ipotesi ad uso degli zoologi, ma una chiave di cui ciascuno si serve per penetrare, in qualsivoglia compartimento del Passato, la chiave del Reale universale". Ogni essere è frutto di una gestazione che l'ha preceduto: "Parzialmente, in modo infinitesimale, senza nulla perdere del valore individuale, ogni elemento è coestensivo alla storia, alla realtà del Tutto". Tuttavia "L'Evoluzione non è 'creatrice'... ma è, per la nostra esperienza nel Tempo e nello Spazio, l'espressione della Creazione". Di una creazione definita da Teilhard un "lungo gesto" che anima e regge il Divenire. Un Divenire che attuandosi attraverso la legge di complessità-coscienza sospinge la Materia, attraverso stadi successivi, a caricarsi di libertà e di Spirito. "Lo Spirito e la Materia, comunemente considerati due universi antagonisti incomprensibilmente associati, diventano così come due poli riuniti da un flusso lungo il quale gli elementi, per ontologicamente diversi l'uno dall'altro che li si ritenga, sono soggetti a non poter comparire se non in una zona, ossia in un ordine determinato." E sarà infine sorprendente intuire con Teilhard che la visione evoluzionistica del mondo, lungi dall'orientare al materialismo, sia una possibile "scuola  di una migliore spiritualità e di alta moralità".