L'elemento femminile nel pensiero di Pierre Teilhard de Chardin

Annamaria Tassone Bernardi

L'elemento femminile nel pensiero di Pierre Teilhard de Chardin

Gabrielli Editori
Verona

Nel libro sono proposti e commentati testi di Teilhard de Chardin sul rapporto uomo-donna e sulla castità che "possono dare un significativo contributo al dibattito attualmente in corso sul ruolo della donna nella Chiesa, sul celibato ecclesiastico, sul significato della pratica della castità nella vita religiosa" (dalla Prefazione di Gianfilippo Giustozzi). Nell'ambito del pensiero di Pierre Teilhard de Chardin (scienziato, filosofo, teologo, Sarcenat 1.5.1881 - New York 10.4.1955), che può essere definito come una "unitaria visione cosmica", il libro di Annamaria Tassone Bernardi (per vent'anni Presidente della storica Associazione Italiana Teilhard de Chardin, esperta e traduttrice delle opere del grande pensatore), presenta l'affascinante riflessione sull'elemento femminile che Teilhard maturò soprattutto grazie all'amicizia con diverse donne che incontrò nell'arco della sua vita (come Léontine Zanta, Maryse Choisy, Lucile Swan). Di particolare rilievo nel libro la proposta di differenti tipologie di testi, commentati dall'autrice, attraverso i quali Teilhard medita sul rapporto uomo-donna e sulla castità. Il primo è un poema, "L'Eterno femminino", composto al fronte nel marzo del 1918, nel quale la donna viene definita come «l'aspetto congiuntivo dell'essere». Il secondo è un importante saggio del 1934, "L'evoluzione della castità", nel quale il gesuita delinea una visione della castità difforme da quella egemone nel modello ascetico, che, per i religiosi, viene pensata soprattutto in termini di "separazione" dal mondo femminile. Il terzo tipo di testi è costituito da tre omelie pronunciate dal gesuita in occasione di matrimoni di parenti o amici.