Teilhard vede il compimento della storia come un passaggio evolutivo dal Molteplice all’Uno, come un muovere predestinato verso il “punto Omega”, quando Dio sarà "tutto in tutte le cose" (Paolo, 1 Cor 15,28): ma cos’è l’Uno (cioè il punto d’arrivo dell’evoluzione) e cos’è il Molteplice (cioè il punto di partenza della stessa)?
Citiamo dal “Lessico Teilhard de Chardin” di G.H.Baudry (Jaca Bok, pag. 84-85 e 121): L’Uno è l’Essere unico e assolutamente uno da cui emana tutto ciò che è, ovvero “il multiplo” o “il molteplice” (Teilhard usa indifferentemente le due parole per esprimere lo stesso concetto: "le Multiple" e "la Multitude", parole che noi traduciamo con Multiplo e Molteplice). Il Multiplo, o Molteplice, è il punto di partenza del movimento evolutivo di centrazione, che è un movimento di unificazione… Per Teilhard il loro rapporto è simile al rapporto Spirito-Materia. L’Uno definisce lo Spirito nel suo aspetto sintetizzante, e il Multiplo definisce la Materia in quanto questa, separata dallo Spirito, va verso la ‘polverizzazione’, cioè verso il caos e quasi, secondo Teilhard, verso il ‘Nulla’ (Martelet).
Scrive Teilhard: “Il Multiplo sale, attirato e inglobato da ‘Uno che già è’. Questo è il segreto e la garanzia dell’irreversibilità della Vita” (cfr. “L’Esprit de la terre”, 1931 – in: “L’Energie Humaine”, pag.56). Il Molteplice, secondo Teilhard, è un vuoto creativo che è semplicemente il nulla, ma che, a causa della sua potenzialità passiva ad essere (cioè all'unione) costituisce una possibilità creativa, un appello all'essere, a cui Dio non sa resistere…
Teilhard affronta la problematica dell' Uno e del Multiplo in uno dei suoi primi saggi, "La lutte contre la Multitude", del 1917 (in: "Écrits du temps de la guerre"), un saggio che Teilhard stesso giudicava scritto in un linguaggio filosofico approssimativo e anche per questo non facile da decifrare, ma che trova nella citazione evangelica che Teilhard inserisce, come esergo, all'inizio della sua riflessione, la sua indicazione di senso: "Ut unum sint, sicut unum sumus" (Giov, 17,21): l'Unità in Dio, come risultato di un processo di unificazione che è in corso, che vede Dio "non come negazione, ma come prolungamento del mondo" (Teilhard, "Le Christianisme dans le monde", Pechino, 1933 - in: "Science et Christ", vol. IX, pag. 139).